Nel 2022 ho letto 25 libri, per un totale di circa 6000 pagine (tengo traccia delle mie letture in un comodo foglio di calcolo). Non è tanto, ma sono soddisfatto perché ho recuperato alcuni grandi classici, come Anna Karenina e Le avventure di Tom Sawyer, e ho potuto approfondire ulteriormente la letteratura per ragazzi, mio pallino negli ultimi anni. Ho scelto di selezionare i migliori 5 libri letti nel 2022 perché credo possa essere sempre utile avere una lista di titoli di qualità tra i quali scegliere le prossime letture. Ovviamente la scelta è dettata dai miei gusti personali e prescinde dal valore storico-letterario delle opere.
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Indice
I libri migliori letti nel 2022
5. Lettore, vieni a casa
Lettore, vieni a casa di Maryanne Wolf (Vita e pensiero) è un saggio di circa 200 pagine sulla lettura e le neuroscienze, molto bello e coinvolgente. Credo sia un testo imprescindibile per chiunque creda nella forza dei libri e della lettura. In particolare, credo debbano leggerlo insegnanti e genitori che hanno a cuori la vita intellettiva dei giovani. Attraverso una serie di saggi sotto forma di lettera, la Wolf ci spiega cosa accade al nostro cervello quando legge e di come queste capacità siano fragili e necessitino di grande cura e allenamento per essere mantenute. Perché i social e gli schermi dei cellulari stanno cambiando il nostro modo di vivere la lettura e stanno alterando la nostra capacità di attenzione in modo drammatico.
L’unico rimedio a tutto ciò è armarsi di pazienza e aprire un bel libro che può coinvolgerci: sarà il toccasana ideale per proteggere il nostro spirito critico e la nostra capacità di comprendere profondamente ciò che leggiamo e che ci sta attorno. Tra i libri migliori letti nel 2022.
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4. Vergogna
Vergogna di J. M. Coetzee (Einaudi) è un romanzo duro che racconta il Sudafrica post apartheid. L’autore, vincitore del Booker prize nel 1999 e premio nobel nel 2003, credo sia riuscito a costruire una storia dall’andatura narrativa veloce e coinvolgente. Questo libro, con le sue 200 pagine, tocca molti temi scottanti e lo fa con uno stile davvero particolare. Il protagonista è un professore universitario di Città del Capo, David Lurie, divorziato e frequentatore di prostitute; un giorno esce a cena con una sua studentessa e da lì la sua vita comincia a prendere una piega del tutto inaspettata. Viene accusato di molestie sessuali e decide di lasciare il lavoro, trasferendosi a casa della figlia Lucy, nella campagna sudafricana. Qui entra in contatto con un mondo sconosciuto, molto più duro di quel che poteva immaginare.
- Leggi anche: “Vergogna” di Coetzee, cosa ne penso
Vergogna di Coetzee credo sia un libro molto interessante, non solo perché racconta la storia di un uomo bianco caduto in disgrazia, ma perché ci dice molto anche su di noi. Ci racconta quanto sia importante lasciar andare delle parti di sé stessi, anche quelle che pensiamo sia più difficile abbandonare, perché è l’unico modo per salvarci.
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3. Accabadora
Accabadora di Michela Murgia (Einaudi) è un romanzo molto bello che racconta la Sardegna rurale post seconda guerra mondiale. Con questo libro l’autrice sarda ha vinto il premio Campiello nel 2010. La storia narrata è quella di Bonaria Urrai e Maria Listru, una vecchia sarta e la sua figlia adottiva, nella Sardegna contadina dell’immaginario paesino di Soreni. Qui ci sono i soliti screzi familiari, le invidie paesane e il rapporto che queste persone semplici hanno con la vita e la morte.
- Leggi anche: Michela Murgia e “Accabadora”, cosa ne penso
Un romanzo davvero duro, ma con uno stile narrativo piacevole e ammaliante. Una scrittura curata, con un respiro narrativo travolgente, che accompagna il lettore per 160 piacevolissime pagine.
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2. Crossroads
Crossroads di Jonathan Franzen (Einaudi) è un romanzo familiare di rara bellezza. Una storia che si snoda lungo 630 pagine fitte di eventi, dialoghi, nevrosi ed emozioni. Al centro c’è la famiglia Hildebrandt e la comunità di New Prospect. La narrazione ha una costruzione molto curata dove si intrecciano i punti di vista di Russ e Marion (marito e moglie) e dei loro figli (Clem, Becky e Perry). Flashback e cambi di focalizzazione rendono questo lungo romanzo davvero intrigante. I temi toccati sono tanti: la famiglia, la fede, la comunità, il tradimento, le droghe, la guerra, l’amore, il dolore e la malattia mentale. La storia non è conclusa, continuerà in altri due romanzi, secondo le intenzioni dell’autore, ma anche con questo finale si arriva a un disegno conclusivo che potrebbe avere un suo senso autonomo.
In definitiva, un libro che mi ha davvero colpito e che mi ha fatto venire voglia di approfondire la bibliografia di Franzen. Il prossimo passo sarà leggere Le correzioni.
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1. Cosmetica del nemico
Cosmetica del nemico di Amélie Nothomb (Voland) è un piccolo e potentissimo libro di circa 100 pagine. L’ho ascoltato in audiolibro questa estate. Racconta la storia di un distinto signore che in aeroporto comincia a parlare casualmente con un altro viandante. Da questa imprevista conversazione nasce una storia davvero impressionante. Tantissimi temi trattati senza moralismi, con una scrittura tagliente che lascia senza respiro.
- Leggi anche: I migliori libri che ho letto nel 2020
Un romanzo sulla paura di affrontare le zone più oscure e recondite della nostra anima. Una struttura narrativa coinvolgente e un finale davvero sorprendente. Consigliatissimo soprattutto a chi vuole leggere qualcosa di breve e forte, magari per uscire da un periodo di letture stanche e non soddisfacenti. Per me, il miglior libro del 2022.
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