Nel 2011 non era ancora scoppiato il fenomeno editoriale Cinquanta sfumature, al quale sarebbe seguita una serie di romanzi pubblicati con il solo intento di cavalcare l’onda commerciale del genere erotico. Ma proprio in quell’anno è uscito un altro libro, lontano da certe logiche, che ha come argomento principale il sesso, si tratta di Autobiografia erotica di Aristide Gambìa (Einaudi). Un romanzo erotico che è grande letteratura, scritto da Domenico Starnone.
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Una citazione di Autobiografia erotica di Aristide Gambìa
La sfrontatezza con cui l’autore racconta questa storia si vede già dalle prime righe. L’incipit è davvero potente e lascia trasparire in poche parole ciò che il romanzo vuole essere:
«Aristide Gambia pensava a volte, in particolare nei periodi di malinconia, che se avesse obbedito meno al buon senso e più alle furibonde esigenza del cazzo avrebbe scopato tutti i giorni e a ogni ora dentro qualsiasi buco consenziente, soprattutto nella fica tra le cosce delle femmine, brodosa o secca, stretta o larga, sporca o profumata».
Ecco, ditemi come si può resistere alla tentazione di continuare la lettura dopo un inizio così scoppiettante. La qualità della scrittura di Domenico Starnone è altissima. Il suo stile è di quelli che può apprezzare chiunque ami la grande letteratura. La narrazione procede spedita e durante la lettura non si può che rimanere affascinati dal meccanismo, sempre vario e mai scontato, messo in piedi dall’autore.
Cosa racconta Autobiografia erotica
Il protagonista della vicenda è Aristide Gambia, un editore napoletano di 58 anni che vive a Roma, e durante tutto il romanzo viene raccontata gran parte della sua vita, vista tutta dal punto di vista sessuale. Aristide, detto Ari, è un personaggio straordinario, al quale non si può che voler bene. Con il quale si affrontano le difficoltà, gli amori e le continue scoperte che fa insieme alle sue donne durante il sesso.
Ovviamente non ho letto tutti i romanzi erotici usciti in Italia, ma probabilmente questo è di un altro livello rispetto a tutti gli altri. Anzi, è forse uno dei romanzi migliori che io abbia mai letto in assoluto.
“Che esagerazione!”, dirà qualcuno. No, ragazzi, non sto esagerando, Autobiografia erotica di Aristide Gambia è davvero un libro bellissimo. Nonostante la svolta che prende nella parte finale (ultime 70 pagine).
Non voglio svelare cosa succede: per me è stata una scoperta spiazzante, una deviazione repentina e totalmente inaspettata, soprattutto per chi non ha mai letto nulla di Starnone. Eppure, questo cambio di rotta mi è piaciuto: nelle ultime pagine il romanzo perde un po’ di quella piacevolezza che aveva mantenuto sino ad allora, ma il finale – a mio avviso – chiude in modo perfetto un libro molto sui generis. Capisco, però, che non tutti possano apprezzare una scelta così forte… Lo so, chi non l’ha letto non riesce a capire di cosa stia parlando, quindi lasciamo stare: procuratevelo il prima possibile e leggetelo, così potrete farvi una vostra idea. (E probabilmente mi ringrazierete).
Come scrive Domenico Starnone
Comunque, ritornando alla scrittura, Starnone ha messo in piedi un congegno narrativo assolutamente perfetto, un vero gioiello. La storia è raccontata in prima e in terza persona, con uno spostamento costante e repentino del narratore che rende sempre interessante e spumeggiante la lettura. Inoltre ci sono continui passaggi da un piano temporale a un altro, tra il presente e il passato di Gambia, tra il suo punto di vista e quello di altri personaggi femminili. L’intreccio, nonostante i continui cambi di prospettiva, è sempre chiaro e comprensibile per il lettore, il quale non si trova mai spaesato.
Se ci si immerge, si viene trasportati nella storia di un uomo vero, con le sue paure e i suoi tormenti, le sue gioie e le sue miserie. Si sa, il sesso è uno di quegli argomenti che segretamente interessa a tutti, e soprattutto per le cose raccontate da Starnone: storie di adulteri e tradimenti, con la sua capacità di vedere le questioni in profondità, entrando nella testa dei personaggi.
In ogni caso, non credo che il romanzo sarebbe potuto andare avanti per così tante pagine (430 circa) se non ci fosse stata una regia sapiente nel montaggio e nella cesellatura dei vari pezzi che compongono la storia. La classe dell’autore si percepisce a ogni pagina. Basti pensare che non inserisce segni grafici per indicare il cambio di punto di vista e passa dalla terza persona alla prima e viceversa anche nella stessa frase. Per i dialoghi di frequente fa lo stesso, separando le battute solo con degli a capo, a volte miscelando discorso diretto e indiretto. Sembra strano, lo so, e si potrebbe pensare anche che possa essere confusionario, ma il modo in cui Starnone mette assieme il tutto è meraviglioso.
La lingua di Autobiografia erotica di Aristide Gambìa
Il linguaggio, poi, come avete già potuto vedere dalle poche righe che ho riportato sopra, è disinibito e racconta con le parole più adatte la sessualità. Non rende il sesso artificioso, ma assolutamente naturale e realistico. E anzi, l’autore prova anche a motivare la scelta di ogni parola, soprattutto quelle di origine dialettale, sottolineandone la capacità espressiva. Insomma, una parola come fessa o pucchiacca per indicare l’organo genitale femminile in alcuni contesti ha una potenza evocativa molto maggiore di vagina o fica.
E proprio il modo esplicito con cui lo scrittore tratta il sesso non può che far emergere il coraggio che ha avuto. Raccontare la sessualità di un personaggio come ha fatto lui potrebbe non essere così semplice. Penso che in questo abbia giocato un ruolo importante anche l’età anagrafica. Domenico Starnone ha pubblicato Autobiografia erotica di Aristide Gambia a 68 anni, ma non sono così sicuro che avrebbe potuto farlo qualche anno prima, magari quando era ancora insegnante di italiano.
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Mi immagino la domanda impertinente che avrebbe potuto fare un alunno particolarmente spigliato: «Prof, ha mai pensato a come sarebbe stata la storia di Aristide Gambia se avesse obbedito meno al buon senso e più alle furibonde esigenze del cazzo?».
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Interessante il libro assolutamente da comprare r leggere di getto ma ancor più simpatico e coinvolgente il tuo racconto personale del libro stesso ..complimenti
Grazie mille, Stella. Se ti piace, segui il mio blog e aiutami a farlo conoscere consigliandolo ai tuoi amici. Fammi sapere quando leggerai il libri cosa ne pensi 🙂